Il 20 maggio del 1746 nasceva Cherylin Sarkisian LaPierre, ovvero Cher.
Padre armeno, madre attrice, modella e po’ mignotta di origini francesi ed inglesi, risposatasi tipo una trentina di volte, Cher nel 1964, già ultracentenaria e con una Rivoluzione Francese alle spalle, incontra per la prima volta Sonny Bono, in un bar di Los Angeles.
Lei stava lì a inniettasse vodka negli zigomi, e lui a sparasse rasponi sopra un Playboy in un angolo. E’ amore a prima vista. Nascono Sonny e Cher!
Il successo è immediatamente clamoroso ma, come capita ai piselli dei settantenni, così come si alza crolla immediatamente. Gli anni 70 stentano a decollare, nel 1969 Cher partorisce la dolce Chastity Bono, le cui prime parole furono tanto delicatissssime quanto preveggenti, ovvero “PORCO ***”, tanto da portarla a capire, 40 anni dopo, di essere uomo INSIDE, cambiando così definitivamente sesso.
Floppato al cinema con Chastity, nome a quanto pare tanto amato dai due, Cher vince un Golden Globe grazie alla serie tv The Sonny and Cher Comedy Hour, divorziando da Sonny Bono nel 1974 e risposandosi un anno dopo con il musicista Gregg Allman, con cui ha un secondo figlio, Elijah Blue Allman, per poi ridivorziare nel 1978.
Rottase er cazzo dei matrimoni, Cher finalmente capisce che può vivere felicemente anche solo con un dildo di 23 centimetri, possibilmente multicolor, senza bisogno di uomini, cancellando all’anagrafe i cognomi dei suoi due ex mariti e rimanendo semplicemente… Cher!
Un nome una leggenda.
Gli anni 80 sono gli anni in cui la musica va in cantina, insieme alla camicia rossa dell’amante Garibaldi, a un autoritratto perennemente coperto e alle mutande strisciate de merda del Duce, a cui i thè caldi con i pasticcini ini ini facevano quello strano effetto a ‘strisce’, per lasciare spazio al cinema.
Cher, infatti, si scopre una cazzo di signora attrice!
Strepitosa lesbica leccaciuffe compagna di stanza di Meryl Streep in Silkwood, fa sua la prima nomination agli Oscar, se lifta per la 3° volte culo e fianchi e trionfa ai Golden Globe, bissando il tutto con l’incredibile film successivo, ovvero il bellissimo Oltre la Maschera di Peter Bogdanovich, che la porta a vincere una Palma d’Oro al Festival di Cannes come Migliore Attrice, da festeggiare con una rinoplastica e un 2° buco del culo, da usare nelle emergenze.
Tornata una stella, la cantante si trasforma in magnifica strega con Le streghe di Eastwick, si fa impiantare un cuore d’amianto e un 3° rene, strizza l’occhio al thriller con Suspect – Presunto colpevole, si fa ricoprire la vagina d’oro bianco, trionfa agli Oscar con l’indimenticato Stregata dalla luna e, solo per i tre mesi di lavorazione sul set, se fa impiantà un ber paio de pinne per SIRENE, film dove ruba 10 anni di giovinezza ad una Winona Ryder rimasta talmente scioccata da diventà cleptomane e dimenticata dal mondo.
Vinto ormai tutto, Cher prova a reinventarsi per la 187° volta, tornando alla musica e facedosi impiantare un terzo occhio tra i due buchi del culo, in modo da riuscire ad avere una visuale a 360°.
Con Cher e Heart of Stone il boom è planetario. I due album vendono quasi 10 milioni di copie, con le tasche della cantante che si fanno sempre più ricche e sempre più imbrattate de botox, magnato ormai pure a colazione.
Mentre la figlia vole diventà omo, Cher cerca di tornare bambina. Ispirandosi alla sua incredibile vita, anni dopo Fincher darà vita a Il Curioso caso di Benjamin Button, con un trasformato ma credibilissimo Brad Pitt nei suoi panni.
Il 1998 è l’anno del dolore, dell’abbraccio a quer fascio de Zeffirelli, con annesso ritorno agli anni della Seconda Guerra Mondiale, quando lei era già su strada, e della nuova Cher musicale, sempre più maledettamente icona frocia.
Sunny Bono muore in un incidente d’auto, al cinema quella gran repressa di Franco Zeffirelli la vuole nel suo Un tè con Mussolini, ispirato a fatti a lei realmente accaduti, mentre nelle radio di tutto il mondo si schecca grazie a Believe, singolo di lancio di un disco CAPOLAVORO che vende oltre 10 milioni di copie in tutto il mondo, vincendo anche un Grammy, un Disco per l’Estate, un Festivalbar, uno Zecchino d’oro e un GAY DISCO OF THE YEAR.
La Cher DANCE, che ammicca e scoatta, piace a tutti, etero, finocchi e sacerdoti, con annessi zatteroni, capelli lunghi alla Romina Power, voce robotica, zigomi al titanio, glitter impiantati sulla cute, pantaloni di pelle e trucco da battona berlinese anni 80. Ormai è innegabile… sopra tutti i cubi del pianeta si balla CHER!
In Italia, incredibile ma vero, arriva pure una CHER dei noantri, con la trashissima, truzza e indimenticata Dov’è L’Amore, con la pronuncia della cantante che entra nella STORIA della lingua italiana. Insoddisfatta, mesi dopo se ne fa impiantare una nuova, elettronica e a richiesta anche biforcuta, per spompinare meglio.
Believe 2, ovvero Living Proof, fallisce miseramente, ed ingiustamente, tanto da lanciare la SPLENDIDA The Music’s No Good Without You solo in Europa. Ma gli americani d’altronde, se sa, non capiscono un emerito cazzo.
Passati i successivi anni a tirasse pure i peli del culo, e le curatissime ciglia del 3° utilissimo occhio tra i due buchi, Cher, tornata come per magia 24 enne e con un figlio maschio, si concede nel 2000 e nel 2002 due comparsate tv con Will & Grace, impersonando addirittura DIO e presentando la nuova Barbie, a sua immagine e somiglianza, portando infine in scena “Cher at the Colosseum”, che non è purtroppo er baretto al fianco del Coming Out a Roma, ma il Caesars Palace di Las Vegas.
Nell’ultimo lustro l’abbiamo vista nuovamente in sala con l’attesissimo musical BURLESQUE, film in cui ha interpretato una matrona parecchio mignotta proprietaria di un pubbetto de zozze dove è ovviamente finita quella campagnola succhiacazzi di Christina Aguilera, che a breve, perchè lei è sempre tanto originale, cambierà nome in Christina&Aguilera, a cui è seguito un altro meraviglioso disco dance.
Un Oscar come miglior attrice, un Grammy, un Emmy, tre Golden Globe, un People’s Choice Award per i suoi contributi nel cinema, nella musica e nella televisione, il singolo più venduto da una cantante donna in Inghilterra, Believe, l’unica donna ad aver piazzato una canzone nella Top Ten americana in quattro decadi differenti, dagli anni sessanta del 700 ai novanta del 900, il tour di maggior successo intrapreso da un’artista femminile, il Farewell Tour, 4328 operazioni chirurgiche e oltre 250 milioni di dischi venduti in tutto il mondo.
In soldoni… …. Si scrive Cher, si legge DIO.
Grazie di esistere MITO.