Finalmente arriva anche in Italia il documentario che sta causando un’enorme polemica in tutto il mondo: “Amores Santos”, progetto che espone senza maschere l’ipocrisia della chiesa cattolica verso l’omosessualità con esplicite scene di cybersex tra religiosi ed un giovane attore brasiliano durate 5 mesi.
I distributori hanno incontrato enorme difficoltà nel trovare una sala cinematografica che fosse disponibile a presentare il film; nessuna associazione LGBT li ha aiutati, denunciano, e tutto è stato possibile grazie alla disponibilità della società’ milanese che ha accolto l’iniziativa.
Amores Santos è un film documentario realizzato dal regista brasiliano Dener Giovanini che affronta il tema dell’ostilità delle religioni nei confronti dell’omosessualità e dell’ipocrisia con cui molti prelati la vivono.
Il produttore Hamilton Moura Filho Desivel, senza voler fare una critica alle religioni come tali, ma puntando il dito contro il loro atteggiamento ipocrita, ha portato il film in Italia per far capire al grande pubblico, non solo al mondo GLBT, come il forte pregiudizio contro l’omosessualità – accompagnato da una grande ipocrisia – sia causa di tanta infelicità e morti per violenze o suicidi.
Il regista ha scelto un avvenente attore che ha attirato sulle reti social gay un centinaio di sacerdoti di vari paesi, la maggior parte cattolici, che col passare del tempo dichiarano il loro amore per l’avvenente ragazzo fino ad arrivare, in molti casi, a praticare del cybersesso.
Dai 500 minuti di videoconversazioni tra l’attore e le sue controparti, il regista ha prodotto questo sconcertante documentario.
I religiosi coinvolti non sono solo cattolici, anche se preponderanti, ci sono anglicani, evangelici. Secondo il regista il numero superiore dei prelati cattolici non sta a significare che nella chiesa cattolica sia più diffusa l’omosessualità, ma semplicemente è dovuto al fatto che i religiosi cattolici, non potendo sposarsi, vivono spesso da soli ed hanno quindi più facilità a passare del tempo sulle reti sociali.
Alle immagini delle video chat il regista ha mescolato racconti di omosessuali aggrediti per il loro orientamento sessuale, cacciati di casa dai genitori dopo il loro coming out, di giovani chierici torturati in seminario. Il film non è quindi solo un collage di sequenze che mostrano il dualismo dell’atteggiamento dei religiosi, ma diventa una testimonianza della tragedia che ciò causa.
L’evento e’ quasi sold out e la divulgazione della location e’ segreta, così da mantenere l’integrità’ dell’evento lontano da qualsiasi strumentalizzazione.
19 maggio, Ore 21:00, Milano, prezzo: 10 euro. I biglietti possono essere UNICAMENTE acquistati telefonicamente al numero 3930475034.