In attesa di sabato, quando sarà Roma a scendere in strada, è stata Milano a ritrovarsi questa sera a poche centinaia di metri dall’ambasciata russa per dire basta all’omofobia cecena. Decine di persone, con candele e bandiere arcobaleno, hanno sfidato il freddo vento di oggi per esprimere la propria vicinanza ai gay, alle lesbiche e ai transessuali ceceni, rastrellati come ai tempi del nazismo e rinchiusi in autentici campi di concentramento. Solidarietà doverosa, nella speranza che questi pacifici e silenzioni sit-in possano scuotere la coscienza della politica italiana, ad oggi tendenzialmente silente nei confronti della vergognosa mattanza LGBT che sta avvenendo in Cecenia.
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