Patricia Davies è oggi una donna di 90 anni, ma con un passato fatto di silenzi e sofferenze.
Nata uomo, ha infatti preso parte alla II° Guerra Mondiale come soldato britannico.
Intervistata dal Telegraph, Patricia ha spiegato come mai abbia nascosto tanto a lungo la sua vera identità.
‘L’atmosfera per i transgender non era propriamente sicura. La gente non capiva nemmeno cosa significasse, essere transgender, negli anni ’30 e ’40. Anche i medici non capivano, c’era l’elettroshock all’epoca. Non si rendevano conto che non c’era nulla da curare. A causa dell’ostilità altrui ho taciuto. Poi, poco tempo fa, mi sono sentita al sicuro e ho sentito come un travolgente desiderio di liberarmi. Così ho fatto coming out e non me ne sono pentita’.
Nel 1987, insieme alla moglie, Patricia ne ha parlato per la primissima volta, rimanendo poi comunque nascosta per anni.
‘Avevo sessant’anni quando l’ho detto a mia moglie, mi ha aiutato, mi usava per comprare i gioielli e mi chiamava Patricia. Ma l’abbiamo tenuto nascosto. Però non sono mai stata del tutto infelice. Ho sempre fatto quel che volevo, vedendo il lato positivo in ogni cosa’.
Dopo la morte della moglie, avvenuta sei anni fa, Davies ha promesso a se’ stessa che avrebbe fatto pubblicamente coming out, avviando una terapia ormonale sostitutiva.
Detto, fatto.
‘Sento di essermi tolta un peso dalle spalle. Vivevo nella menzogna. Se alla gente non piace quel che vede, a me non interessa, ma nessuno sembrerebbe preoccuparsene. Mi hanno accettata per come sono. Ho una nuova prospettiva di vita’.