Nadia Toffa è volata in California, nella puntata di ieri sera de Le Iene, per intervistare 3 madri surrogate, i responsabili di due centri di surrogazione, una coppia eterosessuale che ha avuto una bimba con maternità surrogata e la straordinaria Giuliana Barbieri, psicologa e psicoterapeuta.
Un lungo servizio, quasi 20 minuti, per dimostrare l’utilità e la necessità di una pratica che di fatto partorisce famiglie.
Non ci sono donne ‘sfruttate’, in California, ma consenzienti e felici nel dar vita a famiglie che in caso contrario non nascerebbero.
‘Non sto dando loro il mio bambimo, ma glielo sto restituendo‘, sottolinea giustamente una di loro, con la stragrande maggioranza dei casi di italiani in cerca di surrogazione californiana che non riguardano coppie omosessuali, come ampiamente dimostrato anche dalle statistiche nazionali, bensì eterosessuali.
Un luogo comune che ad ogni discussione centrata ‘sull’utero in affitto’ torna prepotentemente e inspiegabilmente a galla.
Colpa dell’ignoranza media, che dilaga su temi come questo, perché ‘pensare è faticoso, preferiamo rimanere fermi su quel che conosciamo‘.
E il risultato, purtroppo, sale quotidianamente a galla.