‘La rivista Pride si inventa l’Omocausto e organizza il treno della memoria per celebrare il ricordo di coloro che sono morti nei lager perché omosessuali’.
Basterebbero queste poche righe per far sussultare chiunque abbia un minimo di conoscenza storica e di buon senso. A scriverle di proprio pugno, con tanto di paginone e incredibile titolo a traino, Francesco Bonazzi per La Verità, quotidiano indipendente diretto da Maurizio Belpietro.
‘Utilizzano anche Auschwitz per fare propaganda ai gay’, tuona l’articolo segnalato dal Butac, inviperito nei confronti di quei viaggi della memoria nati proprio per non dimenticare le vittime dellOlocausto nazista, che vide tutte le minoranze prese di mira. Omosessuali in testa.
L’Omocausto non l’ha certamente inventato Pride, come chiunque abbia studiato un minimo di storia dovrebbe sapere, con quei maledetti triangoli cuciti sul petto (rosa per gli uomini, nero per le donne) che servivano proprio a distinguere i gay da tutti gli altri. Stime alla mano, almeno 50.000 furono gli omosessuali internati nei lager.
Nel 2002 persino il governo tedesco ha chiesto ufficialmente scusa alla comunità LGBT.
Eppure in Italia, nel 2017, c’è chi parla di pura ‘invenzione’ per propagandare.
E lo fa sulla carta stampata.