Uscirà nelle sale d’Italia il prossimo 8 marzo il sorprendente Autopsy, primo film in lingua inglese del regista norvegese André Øvredal, già apprezzato nel 2010 con Trollhunter.
Ispirato per stessa ammissione degli sceneggiatori Richard Naing e Ian Goldberg a grandi classici come Il coltello nell’acqua e Repulsione di Roman Polanski, Autopsy si svolge in un obitorio della Virginia dove due medici legali, padre e figlio, interpretati da Brian Cox e Emile Hirsch, devono effettuare l’autopsia del corpo di una giovane donna dall’identità sconosciuta rinvenuto sulla scena di un pluriomicidio.
Nato come thriller, il film si tramuta presto in un horror dai risvolti soprannaturali, affascinando per l’eleganza della regia e la tesa atmosfera, in grado di conquistare autori come Stephen King e Guillermo del Toro.
Tommy Tilden (Cox) è un esperto medico legale e gestisce con suo figlio Austin (Hirsch) un obitorio in Virginia. Un giorno lo sceriffo del posto arriva con un caso di emergenza, il cadavere di una donna sconosciuta ritrovato in un seminterrato a seguito di un pluriomicidio. Sembra un caso come tanti, ma nel corso dell’autopsia i due professionisti vengono man mano turbati da nuove, terrificanti scoperte. Il corpo della donna è perfettamente conservato all’esterno, ma all’interno è stato smembrato e rimangono segni di cicatrici e bruciature, come se fosse stata vittima di un orribile e misterioso rituale di tortura. Mentre padre e figlio cercano spiegazioni scientifiche plausibili a queste scoperte raccapriccianti, cose sempre più inspiegabili sembrano succedere nell’obitorio…