«Il mio era un impegno a scadenza e sinceramente non avrei neanche pensato di arrivare al quarto anno. Pensavo di rimanere soltanto per una edizione. Ma poi mi sono divertita, mi sono affezionata a tutto il gruppo di lavoro e sono rimasta». «A suo tempo, accettai la proposta degli organizzatori, perché era un evento circoscritto all’estate, che mi concedeva una relativa libertà – spiega – e poi era tutto molto stimolante. Adesso, però, è arrivato il momento di cambiare». «Mi piace cambiare e penso che il Gay Village riuscirà a camminare con le sue gambe. Ormai il nome è forte, al di là della mia direzione artistica. Continuerà ad essere un evento importante, grazie ai soci che lo hanno fatto crescere, anno dopo anno».
Così Vladimir Luxuria, dalle pagine de Il Messaggero, ha annunciato che non sarà direttrice artistica del Gay Village 2017, lasciando così vagante un ruolo da lei ricoperto per 4 estati.
Un addio sereno, in amicizia, e senza strappi.