Francesco è uno sceneggiatore talmente apprensivo da dubitare di un astuccio per il primo giorno di scuola della ‘figlia’, così rosa da poter sembrare troppo frou frou, mentre Tommaso è un pompiere con ingombrante madre a traino. Ovvero Fabio Troiano (che primeggia) e Forges Davanzati (per ora davvero troppo in disparte), coppia di genitori gay di Amore Pensaci Tu, nuova fiction Mediaset che ha preso vita questa sera. Una famiglia ‘poco tradizionale’, formata da due uomini che si amano e da una bambina, in realtà non loro figlia ma nipote. Ed è qui che la fiction, probabilmente, scivola, perché vuoi o non vuoi gli unici padri a non avere una figlia loro da dover accudire sono proprio i due papà gay, zii con ruoli paterni grazie al volere della sorella di uno dei due, morta a causa di un male incurabile che ha preferito affidare loro la piccola e non alla nonna. Come se non potessero averli, dei bambini, a differenza di tutti gli altri padri della serie, eterosessuali e in alcuni casi con più famiglie da dover accudire. Per il resto, va detto, Amore pensaci tu non cede a facili cliché, che Troiano aveva purtroppo già portato a galla in sala con Cado dalle nubi e Non c’è due senza te, concedendosi ‘persino’ due baci d’affetto LGBT. Uno ad episodio, senza clamore alcuno e come semplice saluto prima di andare a lavoro, o a scuola ad accompagare la bambina. Gesti quotidiani che in centinaia di case si consumano ogni giorno, finalmente lasciati liberi di esprimersi anche in prime time su Canale 5.