E’ nuovamente successo.
Mesi fa, per essermi dato da solo del ‘frocio’, Facebook bloccò il mio profilo privato e conseguentemente tutti i profili a me collegati (vedi Spetteguless), per un mese pieno.
30 giorni senza poter pubblicare nulla e/o scrivere nulla. Messaggi privati compresi.
Ieri, incredibile ma vero, Facebook ha calato il bis, ma in maniera ancor più ridicola.
Altri 30 giorni di blocco per una vecchissima cine-citazione di Scarface (da me pubblicata anni e anni fa), in cui Al Pacino alias Tony Montana, nel suo monologo, urlava ‘finocchi‘. Ed è qui che l’ormai mitologico algoritmo Facebook ha fatto calare la propria mannaia. Nessun filtro, nessuna lettura specifica, nessuna comprensione del virgolettato, della dichiarata citazione. Solo censura. Per poi ritrovarci con decine, centinaia di pagine omofobe che alimentano odio, diffamano, spammano menzogne e gridano alla ‘guarigione’ dall’omosessualità ovviamente attive. Pubbliche e quasi intoccabili, perché spesso e volentieri qualsiasi segnalazione nei loro confronti cade nel vuoto. Ma un capolavoro del cinema, quello sì, merita la tagliola.