A 24 ore dall’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, con annesso trenino di ambigui personaggi ultra-estremisti e cattolici, dinanzi alla casa del vice-presidente Mike Pence ha preso vita un pazzesco Queer Dance Party.
Un festone gay che ha fatto scendere in strada decine e decine di attivisti LGBT, al grido ‘love wins’, ‘queer love’, ‘trans power’.
Assente, purtroppo, proprio il catto-omofobo Pence, con la polizia intervenuta per calmare gli animi e disperdere la folla. Perché dinanzi agli insulti e alle minacce dei nuovi ‘capoccioni’ d’America, il movimento LGBT d’America replica così. Ballando pacificamente.
Come dance Daddy Pence! #wearehereandwewilldance #werkforpeace #disruptJ20 pic.twitter.com/NsFMtNoLph
— remmagolds (@rg0lds) 19 gennaio 2017
These are the streets outside Mike Pence’s house in D.C., shut down by activists throwing a Queer Dance Party tonight. Pure jubilance. pic.twitter.com/GrJAgvSZBh
— Jack Smith IV (@JackSmithIV) 19 gennaio 2017
If this video of @werkforpeace organizer Firas Nasr leading the protest doesn’t make you want to become a political organizer, nothing will. pic.twitter.com/tBHiRMOsa4
— Jack Smith IV (@JackSmithIV) 19 gennaio 2017
“This is our dance party!” @werkforpeace @DisruptJ20 @postlocal #wewilldance pic.twitter.com/w813pW6A9x
— Victoria St. Martin (@VStMartin) 19 gennaio 2017
Dance party at Mike’s house! Party in the USA @Mike_Pence pic.twitter.com/Zny6gUYnMx
— RiotWomenn (@riotwomennn) 19 gennaio 2017
“This is our dance party!” @werkforpeace @DisruptJ20 @postlocal #wewilldance pic.twitter.com/w813pW6A9x
— Victoria St. Martin (@VStMartin) 19 gennaio 2017