Nel pomeriggio di ieri, su Rai 1, è andata in onda una puntata di ‘Torto o ragione?’ che ha indignato molti.
Al centro della storia un nonno 70enne che ha da poco iniziato a vestire abiti femminili, dopo aver taciuto per una vita intera.
Una sorta di Transparent all’italiana, con i nipoti dell’anziano contesi, perché il figlio dell’uomo ritiene che questa novità potrebbe deviare i piccoli, di 6 e 8 anni, da lui allontanati da sei mesi.
Di diverso avviso la moglie, in difesa del suocero crossdresser. In studio tutti, tra conduttrice, opinionisti e ospiti, si sono detti contrari alla vicinanza del nonno ai nipoti, con Monica Leofreddi in prima fila nell’esternare la sua preoccupazione e un sacerdote (Don Mario Pieracci), immancabile, a sparare boiate sulla teoria gender.
Una puntata imbarazzante (QUI per recuperarla), è evidente, che ha trattato temi assai delicati con sfacciata pochezza.
Oggi è così arrivato l’affondo del Gay Center, che ha chiesto un intervento della Vigilanza Rai sull’accaduto.

“Ancora un caso di discriminazioni contro le persone trans, questa volta su Rai Due. Durante la trasmissione “Torto o Ragione?” condotta da Monica Loffredi è andata in scena la storia di un nonno transgender e dei suoi nipoti. Una vicenda che avrebbe richiesto grande attenzione e delicatezza anche rispetto al linguaggio usato. Si è parlato invece di questo tema in modo affrettato e pieno di pregiudizi. La tv pubblica che dovrebbe proporre un’informazione equilibrata e invece manda in onda uno show offensivo e vecchio per tono, linguaggi e contenuto. Un’occasione persa. Facciamo appello al direttore generale Campo Dall’Orto e alla Commissione parlamentare di Vigilanza Rai per definire un codice deontologico per trasmissioni e notiziari in grado di rendere informazione e intrattenimento al passo con i tempi e non offensive della dignità di nessun cittadino”.