‘In quegli anni l’AIDS era una vera epidemia, chiunque avesse un figlio gay era terrorizzato. Conosco abbastanza bene mia madre per dire che anche lei pregava ogni santo giorno perché non contraessi il virus dell’HIV.
Per qualche strano motivo, la mia vita come gay non è migliorata dopo la mia rivelazione. Anzi, è successo esattamente il contrario! La stampa ha iniziato a prendersi gioco del fatto che prima avessi un pubblico eterosessuale e ha cercato di portarmelo via. E penso che molti uomini siano rimasti arrabbiati con me per molto tempo perché le loro fidanzate non rinunciavano comunque all’idea che George Michael non avesse ancora trovato la donna giusta‘.
Così George Michael, via BBC, parlò del proprio coming out pubblico avvenuto nel 1998, poco dopo l’arresto in un bagno pubblico per aver abbordato un poliziotto in borghese.
Coming out in famiglia avvenuto molti anni prima, invece, come rivelato dallo stesso cantante a Gay Times Magazine, nel 2007. Lo choc del decesso dell’amato Anselmo Feleppa, designer brasiliano stroncato dall’AIDS nel 1993, lo portò a gettare la maschera:
“Scrissi ai miei genitori una lettera di quattro pagine”. “Mia mamma disse che era la più bella lettera che avesse mai letto… E’ stato facile in fondo….”.
5 anni dopo la svolta pubblica, con tanto di video a traino (Outside) e fidanzamento ufficiale con Kenny Goss, per poi eclissarsi, ritirarsi a vita privata e morire proprio il giorno di Natale.