Un programma onestamente orrendo.
Dispiace dirlo, perché c’era grande attesa nei confronti del ritorno in prime time Mediaset di Simona Ventura, ma Selfie – le Cose Cambiano è un programma impresentabile.
Confuso, vecchio, noioso, incapace di prendere una precisa direzione.
Neanche tanto trash da farsi ipnotico, bensì semplicemente inutile.
Giudici e mentori a parlarsi sopra, e soprattutto a parlare del niente, con metà degli 11 (11!!) di fatto in perenne silenzio, siparietti telecomandati dagli autori (Tina vs. Gemma), uno specchio mobile chiamato ‘Robertino Robottino’ e una Ventura tanto plastificata in viso (ma perché, non si vedeva una ruga che una) quanto visibilmente indifferente al carrozzone. Quasi non le fregasse una mazza di un programma defilippiano made in Fascino che pare planato direttamente dagli anni ’90, dopo aver caricato freaks da ogni dove e montato un paio d’ore di show inclassificabile.
Ma gli ascolti, per ora, si possono dire più che soddisfacenti.
Un 20,2 % di share all’esordio, ovvero poco dietro il 22,7% de La Mafia uccide solo d’Estate (la serie) su Rai 1, era forse inimmaginabile. Ma a vincere, ieri sera, è stata soprattutto la curiosità della (finta) novità.
Quanti di quei 4.183.000 telespettatori che ieri sera hanno sbadigliato tra una tetta calata e un’orecchia a sventola torneranno su Canale 5, tra 7 giorni?