‘Non avrei alcun problema, anzi. Per me la sessualità è libertà. La nuova generazione, sempre secondo il mio pensiero, sta diventando totalmente bisessuale. La chiamerei Allsex. Pensi che anche su di me, ogni tanto, ho quel dubbio’.
Così Rocco Siffredi ha intelligentemente risposto alla domanda posta per Gay.it da Alessio Poeta, che aveva chiesto lui come reagirebbe dinanzi ad un coming out dei due figli. Siffredi, nei prossimi giorni in sala con il deludente documentario sulla sua vita professionale (qui la mia recensione da Venezia), ha poi confermato di aver avuto esperienze omosessuali in passato.
‘Ci sono stati dei momenti, nella mia vita, che a decidere non ero io, ma il mio corpo. Ho visto recentemente Shame, di Steve McQueen, e quel film rappresenta il mio percorso. Io, rispetto a molti altri attori, non ho mai avuto problemi a girare scene dove magari si stimolava il mio lato b ed ho sempre trovato ridicolo, mi creda, tutto quel “machismo”’.
E allora perché il Siffredi nazionale non ha mai girato un pornazzo gay, rifiutando centinaia di proposte?
‘Perché comunque sono attratto dalla femminilità. Dalle donne. Gli uomini, per quanto affascinanti, non sono femminili e non riesco a farmeli proprio piacere. Però le posso confermare che io, rispetto a molti altri attori, non ho mai avuto problemi a girare scene dove magari si stimolava il mio lato b’.
Insomma, un dito pure pure, ma solo se di donna.