Dopo giorni e giorni di polemiche, al Grande Fratello Vip è andato in scena il processo in diretta tv a Stefano Bettarini e Clemente Russo.
Il primo preso a carezze dagli autori, con tanto di ‘consigli’ su come uscire dal delirio creato diffamando l’ex moglie Simona Ventura e le tante donne a suo dire finite a letto con lui; il secondo finalmente cacciato a pedate nel culo a causa dello ‘zocc*la’ indirizzato alla Ventura e a quell’indegna frase nei confronti delle donne traditrici, e per questo ‘meritevoli di venire ammazzate‘.
Tarallucci e vino per Bettarini e bastone per Russo, graziato 7 giorni fa per la sfacciata omofobia nei confronti di Bosco ma questa sera, dinanzi persino all’intervento di un Ministro, squalificato.
Atteso e finalmente apprezzabile, infine, l’intervento di un Alfonso Signorini che ha ricordato a tutti gli inquilini della Casa di far pace con il cervello, visto quanto detto e fatto in 15 giorni appena, tra ‘friarello’, ‘bucchino’ e ‘ricchione’, misoginia e sessismo, omofobia e machismo. Un Signorini senza peli sulla lingua e mai tanto applaudito, perché schietto nel prendere a schiaffi chi ha vomitato schifezze fino ad oggi, portando in tv un’Italia arcaica qui rappresentata da uno stuolo di vip culturalmente beceri e in buona parte vergognosamente ingiustificabili.