La polizia ugandese ha impedito agli organizzatori del Pride di Kampala, capitale del Paese, di sfilare per le strade della città.
Ordine di un ministro, che ha definito la manifestazione ‘illegale’.
A denunciare il fattaccio Frank Mugisha, leader dei diritti LGBT in Uganda, con oltre 100 persone radunatesi sabato per sfilare prima fermate e poi caricate su alcuni minibus dalla polizia.
L’omosessualità è ancora oggi considerata un crimine in Uganda a causa di un’antica legge di epoca coloniale che definisce gli atti omosessuali “contro l’ordine della natura.”
Nel 2014 il presidente dell’Uganda ha firmato un disegno di legge anti-gay che impone la pena di morte ai gay. Legge poi fortunatamente stroncata da un tribunale.