#GfVip, l’omofobia nella casa finita a tarallucci e vino – Mediaset imbarazzante

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Esistono bestemmie di serie A e bestemmie di serie B, nella casa del Grande Fratello. Mediaset l’ha oggi ufficializzato trattando con i guanti l’ormai tristemente famosa sequenza di sfottò e insulti omofobi che Bosco, gay dichiarato, ha dovuto sopportare nel corso degli ultimi 5 giorni. Clemente Russo, ovvero colui che aveva dato il via allo schifoso show con il termine ‘friariello’, è stato preso a buffetti sulle guance. Una flebile ramanzina da parte di un’inadeguata Ilary Blasi e da un troppo poco coinvolto Alfonso Signorini, l’immancabile frase ‘ho milioni di amici gay’ in sua difesa, la spudorata menzogna in diretta tv (‘non ho mai detto ricchiuncello’), un paio di scuse ridicole sul vero significato del termine in quel di Napoli e nient’altro. Nessuna eliminazione, nessuna nomination. Niente di niente. Tutto questo mentre Bosco, da solo in salone davanti alla tv, piangeva. Da una parte le lacrime di un ragazzo finito in una macchina del tempo e costretto a rivivere il bullismo omofobo scolastico dei tempi lontani, quando era meno sicuro di se’ e molto più fragile; dall’altra un pugile olimpionico grande grosso e cafone uscito indenne da un’indegna pantomima. Canale 5, che aveva la clamorosa occasione di punirne uno per educarne 4 milioni (di telespettatori), ha invece preferito prendere una più comoda via d’uscita secondaria, dimenticandosi sfacciatamente di mostrare gli altri video in cui Bosco è stato deriso anche da Costantino e Valeria Marini. La prolungata omertà degli altri concorrenti, silenti e complici della ‘battuta omofoba’ di Clemente (poi nominato dagli altri collleghi schifati in diretta ma zitti in settimana), è stata abilmente sotterrata. Da oggi in poi tutti voi omofobi che prendete in giro un gay con battutine e fastidiose allusioni potrete serenamente ‘pararvi il culo’ sorridendo, ammiccando e farfugliando qualche boiata, sbandierando il MARCHIO Grande Fratello in vostra difesa. Quel che resta, in conclusione, è l’amara e implicita ammissione che un ‘RICCH*ONE’, nella beneamata tv nazionale, è decisamente più accettabile di un ‘PORC***IO’. Peccato che a soffrirne, nel primo caso, siano ogni giorno migliaia di ragazzi, mentre nel secondo, perché di questo stiamo parlando, una figura di pura fantasia.  

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