La febbre da maghetto è tornata a colpire nel Regno Unito, e non solo, grazie a Harry Potter and the Cursed Child, spettacolo teatrale andato tutto esaurito fino a maggio e poi diventato ‘ottavo libro’ della saga.
Librerie prese d’assalto nel fine settimana, per un ritorno di Harry Potter in età ‘matura’ che ha confermato la potenza della creatura ideata da J.K. Rowling.
Ebbene uno studio britannico portato avanti da 4 università ha sancito che la lettura di Harry Potter riduca il pregiudizio.
Studenti dell’asilo, delle elementari e delle medie sono stati intervistati in merito, con tutti i ragazzini che hanno letto Harry Potter chiaramente più ‘tolleranti’ verso l’omosessualità e le diversità in generale.
Gruppi solitamente discriminati, vedi anche gli immigrati e i rifugiati, per una saga che la stessa Rowling ha spesso descritto come una lotta per i diritti civili. Impossibile, d’altronde, non vedere analogie naziste tra purosangue e mezzosangue, per una lettura che fa bene, dicono gli esperti, nell’accettazione altrui.