Sabato sera è accaduto qualcosa di insensato, almeno per il sottoscritto, in un lido di Messina.
OMD, una delle serate gay più frequentate dell’isola, ha infatti inaugurato la stagione in un lido che li ha gentilmente ospitati.
Un vero e proprio gemellaggio per dar vita ad una serata che in caso contrario, causa lavori ancora in corso nel lido inizialmente prescelto, sarebbe saltata.
Peccato che l’incredibile, verso le ore 23, sia diventato realtà, con una sorta di selezione discriminatoria nei confronti dei clienti più appariscenti, vedi ragazzi troppo gay o ragazze troppo lesbiche causa look ‘non adeguati’.
A decine i messaggi di protesta che hanno inondato Facebook, anche perché in centinaia si erano presentati alla cassa, per poi andare incontro a tutto ciò.
‘L’inizio della serata era previsto per le 23, la fila iniziava già a crearsi all’ingresso e così le prime persone hanno iniziato ad accedere dopo aver lasciato i nomi a chi si occupava delle liste. Qui inizia a succedere l’inimmaginabile, i proprietari del lido hanno deciso di non far entrare alla serata tutti coloro che indossavano una canotta, che avevano look più particolari, le ragazze con i capelli corti, chi indossava pantaloni corti (in Sicilia, il 23 Luglio, 32 gradi) ed altra gente che esteticamente non era stereotipata come avrebbero voluto loro. Indignati per questo tipo di discriminazione, abbiamo invitato la gente che aveva già pagato ad andare alla cassa per chiedere indietro i propri soldi e lasciare quel posto che non rispecchiava assolutamente i nostri ideali di libertà, l’annuncio è stato fatto al microfono dal vocalist e anche in questo caso è arrivato l’ennesimo colpo di testa dei proprietari che hanno immediatamente staccato l’audio e omesso la musica per occultare il tutto. Abbiamo fatto in modo che i soldi venissero restituiti a tutti coloro che avevano pagato e subito dopo abbiamo improvvisato una serata in un terzo lido distante 10km per non mandare tutti a casa poiché tanta gente ci raggiungeva da altre città della Sicilia e della Calabria!‘.
Queste le parole di un lettore, con Rosario Duca, presidente Arcigay Messina, che promette battaglia nel caso in cui i proprietari del lido in questione, il M’ama Club, non motivino quanto accaduto. D’altronde non si riesce proprio a capire perché ospitare una serata gay per poi fare selezione ‘omofoba’ all’ingresso. Come scritto ad inizio post, tutto ciò non ha senso. Si attendono risposte ufficiali dai responsabili del Lido, fino ad ora silenti.