Tanti partecipanti non c’erano mai stati.
Eppure avevano provato in tutti i modi a boicottarlo, a frenarlo, a farlo cancellare. Indegni rabbini avevano vomitato odio omofobo, ma in 25.000 hanno preso parte al Pride di Gerusalemme, colorato, rumoroso, affollato.
Saluti ufficiali sono arrivati anche dal premier Benyamin Netanyahu, con uno dei suoi ministri, Ghilad Erdan, in prima fila.
Lo scorso anno, come dimenticarlo, il pazzo Ishay Schlissel uccise a coltellate un’adolescente. Anche quest’anno il folle aveva deciso di colpire, istruendo dalla galera il fratello Michael, arrestato prima del via.
Per la prima volta nei 15 anni di Pride hanno sfilato anche centinaia di ebrei religiosi, che hanno voluto cosi’ distanziarsi pubblicamente da rabbini oltranzisti che nei giorni scorsi avevano sostenuto che secondo la Bibbia ”gli omosessuali sono pervertiti, persone malate, che dovrebbero essere guarite”. Porcate da secolo scorso che lentamente, fortunatamente, fanno sempre meno presa.