“Un titolo agghiacciante non c’è altro da dire“.
Con queste parole l’Ordine dei Giornalisti della Campania ha commentato il vergognoso titolo di ieri de Le Cronache di Salerno, quotidiano che ha suscitato un mare di polemiche a causa di un indegno titolo sulla triste vicenda del 17enne stuprato da un branco di 50enni. Peccato che il direttore d’Angelo, già denunciato da GayLex, prosegua sulla sua strada. Difendendo così il proprio operato.
“Noi siamo per la castrazione chimica per queste persone siamo dalla parte dei ragazzi e ci auguriamo che in carcere venga applicata la giusta legge”. “Davanti ad una squallida vicenda come quella di Cava, dove ci sono tanti giovani vittime dei due froci e pervertiti e dei loro complici che mi auguro vengano arrestati al più presto, Cronache assume una posizione forte e senza equivoci. Come abbiamo sempre fatto in ogni situazione in cui si chiedeva di scendere in campo“.
‘Non c’è altro da dire’, fanno sapere dall’Ordine campano. E invece. Ci sarebbe molto altro da dire. E andrebbe detto.