Da due giorni è disponibile on line Stranger Things, ultima meraviglia Netflix che di fatto omaggia come forse mai fatto prima gli anni ’80 e la sua cinematografia di genere.
E.T., Stand By Me, La Cosa, I Goonies, Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo, Explorers.
L’effetto nostalgia ben cavalcato da J.J. Abrams ai tempi dello spielberghiano Super 8 si è qui ampliato, dando vita alla serie regina di quest’estate 2016.
Perché Stranger Things, scritta e diretta da Matt e Ross Duffer, è un colpo al cuore per chi è cresciuto insieme a quei cult movie che segnarono una generazione, tra persone che scompaiono, indivisibili amici nerd, primi amori, tradimenti, ipotesi cospirative, mostri spaventosi, realtà parallele e lei, una ritrovata e credibile Winona Ryder, finalmente tornata in un ruolo da protagonista.
8 le puntate, da vedere tutte d’un fiato e senza mai premere pausa, perché con Stranger Things salirete a bordo di un’emozionante macchina del tempo da cui farete una maledetta fatica a scendere.