E’ durata 24 ore l’attenzione GENERALE dei media italiani nei confronti della strage di Orlando.
La più grave di sempre nella storia d’America, va ricordato.
24 ore per poi pensare ad altro, vedi ai ballottaggi, all’Italia che batte il Belgio, al Berlusconi da operare.
Nel pomeriggio di ieri, facendo zapping tra un canale e l’altro, non si trovavano trasmissioni in diretta di ‘approfondimento’, come giustamente avvenuto per gli attentati in Francia e in Belgio. Su Rai 1, neanche a dirlo, si parlava di calcio, quello stesso calcio che si è incredibilmente dimenticato di concedere uno striminzito minuti di silenzio per le vittime di Orlando.
Come se fossero morti di serie B, da commiserare per un giorno e presto dimenticare. Una vergogna MONDIALE, più che europea.
Già tra le prime pagine di oggi la notizia è calata di ‘livello’.
La Stampa di Torino pensa alla Brexit, Libero, Il Giornale e Il Tempo neanche a dirlo se ne sbattono mentre Repubblica, il Corriere e Il Messaggero si concentrano ancora sulla notizia del giorno, per non dire della settimana, come fatto da l’Unità.
Che va però oltre tramutando il celebre ‘Je suis Charlie’ in ‘Je suis Charlie Gay’.
Siamo tutti gay.
Ci sono voluti due giorni per scriverlo, facendo pace con la coerenza, ma almeno un quotidiano ce l’ha fatta.