#UnioniCivili, Bagnasco ha le visioni: “Utero in affitto colpo finale a famiglia” – la replica del PD

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‘La legge sulle unioni civili sancisce di fatto una equiparazione al matrimonio e alla famiglia, le differenze sono solo dei piccoli espedienti nominalisti, o degli artifici giuridici facilmente aggirabili, in attesa del colpo finale, così già si dice pubblicamente, compresa anche la pratica dell’utero in affitto, che sfrutta il corpo femminile profittando di condizioni di povertà’.

Così parlò Angelo Bagnasco, presidente Cei da sempre in prima linea tra i principali omofobi d’Italia.
Una visione fantascientfica quella del cardinale, che ha così voluto celebrare la Giornata Mondiale contro l’OmoTransfobia, ribadendo neanche a dirlo la necessità di una legge ad hoc. Peccato che Bagnasco, come al suo solito, abbia aperto bocca per dare unicamente fiato, visto e considerato che all’interno della legge Cirinnà non esiste nulla che sia persino lontanamente simile al concetto di ‘utero in affitto’. Anzi, persino la stepchild adoption, che utero in affitto MAI è stata, è stata stralciata proprio a causa delle ingerenze vaticane. Doverosa, e fortunatamente puntuale, la replica di Matteo Orfini, presidente Pd.

“Non penso che dovere della politica sia polemizzare con Bagnasco. Quello che pensiamo sull’argomento lo abbiamo dimostrato votando la legge. La legge sulle unioni civili non è contro la famiglia, ma distribuisce diritti senza toglierli a nessuno”. “Abbiamo fatto una scelta coraggiosa che viene dopo un dibattito estenuante. Non credo che questo sia in contraddizione con l’esigenza di fare politiche per le famiglie”.

In poche parole, taci vecchio incattivito.

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