L’Ucraina che batte la strafavorita Russia con una canzone che parla della deportazione dei Tartari di Crimea sotto il regime di Stalin.
L’incredibile è avvenuto all’Eurovision Song Contest 2016, con “1944” di Jamela trionfatrice a sorpresa grazie ad un doppio secondo posto (giuria + televoto). Ad uscirne fregata la splendida Australia, prima per la giuria ma solo 5° al televoto (follemente dietro al polacco che fosse stato per me neanche in finale sarebbe arrivato) e soprattutto la Russia, 1° al televoto ma dietro per i giurati.
And the winner is…… UKRAINE! #Eurovision https://t.co/dKDgnBAh6v
— Eurovision (@Eurovision) 14 maggio 2016
Voce potente, pezzo impegnato e grande presenza scenica, Jamela ha così sconfitto i pirotecnici show della concorrenza, nonché quella dance che in questa edizione sembrava farla da padrona. L’Eurovision che non ti aspetti, inutile girarci attorno, per un’Italia uscita malconcia dall’esperienza Francesca Michielin.
Praticamente un gattino bagnato in un’arena di leoni.
Visibilmente emozionata e sul palco accompagnata da una scenografia onestamente impresentabile, in quel contesto. Anche vocalmente parlando, detto tra di noi, Francesca ha fatto di meglio. Un applauso va ai suoi nastrini rainbow, portati anche in Svezia dopo l’Ariston, ma avrebbe dovuto e potuto giocarsi meglio questa enorme possibilità. Il suo si tratta del 3° peggior risultato italiano all’Eurovision (sedicesima), dopo il 21esimo posto di Emma Marrone nel 2014 e il 17esimo di Domenico Modugno nel 1966.
Per sperare di vincere questo benedetto evento, cosa che non capita dal 1990, dobbiamo per forza di cose slegarlo dal Festival di Sanremo. Non deve essere un ‘obbligo’, quello dell’Ariston, ma un’opzione in più da prendere in considerazione. Se c’è però altro da cui attingere, perché non farlo?
Detto ciò, tre parole sui due commentatori della serata, perché la coppia Insinna-Russo ha probabilmente fatto venire il mal di testa a milioni di italiani.
Soprattutto il primo, logorroico, stupido nei suoi interventi e quasi esclusivamente legato ai tweet, è apparso completamente fuori contesto. Una zavorra per lo stesso Federico e per la diretta tutta, sovrapponendosi costantemente alle voci dei due presentatori svedesi.
Le due voci (Radio2) delle semifinali erano state perfette. Ecco, tenetelo bene in mente, cara Rai, per l’edizione 2017.