Starbucks contro le leggi trans-omofobe sui bagni pubblici

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Seguendo l’esempio di Target, anche Starbucks, Barnes & Noble e Hudson’s Bay Co hanno confermato nella giornata di ieri che le tristemente note leggi trans-omofobe che hanno preso vita in alcuni stati repubblicani d’America, vedi Mississipi e North Carolina, da loro non verranno mai prese in considerazione.
Anzi. Starbucks implementerà una segnaletica di genere ‘neutro’ per i propri bagni, mentre la catena di  librerie Barnes & Noble ha ribadito che ‘tutti i nostri clienti e dipendenti transgender verranno trattati con rispetto. Questo significa che saranno autorizzati a usare il bagno che preferiscono a seconda del genere a cui appartengono’.
Ci sono anche alcuni rivenditori, vedi Wal-Mart, Macy, Whole Foods e Simon Property Group, che gestisce i centri commerciali di tutto il paese, che non hanno preferito prendere parola sull’argomento, incredibilmente entrato in campagna elettorale.
Perché in America, roba da matti, da settimana si parla di… cessi pubblici.

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