Il giorno del suo insediamento Barack Obama citò anche i moti di Stonewall, tra i momenti che hanno fatto la storia dei diritti in America.
Ebbene a 24 ore dall’uscita in sala del contestato film di Roland Emmerich (qui la mia recensione), ecco arrivare la notizia che proprio lo Stonewall Inn, sede di quella rivolta che la notte del 28 giugno del 1969 diede vita al movimento dei diritti glbtq, diverrà monumento nazionale.
Una sorta di ultimo atto di un’amministrazione che ha fatto tanto, tantissimo per gli omosessuali.
Sorgerà un Parco nazionale di Stonewall nel cuore di New York, nel Greenwich Village, considerata la culla del movimento moderno.
La designazione storica comprenderà il bar Stonewall Inn, Christopher Park, una parte di spazio verde di fronte al bar e parti del quartiere circostante.
Secondo il Washington Post, il National Park Service ufficializzerà il tutto in tempo per la celebrazione del pride.
Tutto questo per “aiutare gli americani a capire meglio i luoghi e le storie che fanno grande questa nazione”. Parole del Presidente riportate da un portavoce del dipartimento degli interni. Barack, quanto sarà complicato rimpiazzarti.