Ci voleva una Iena, tale Pietro Sparacino, per riuscire nell’impresa più impossibile delle imprese impossibili, ovvero riunire il movimento glbtq, finalmente compatto nello scagliarcisi contro. Grazie ad un’agghiacciante servizio andato in onda ieri sera, su Italia 1 (qui il video), il signor Sparacino ha dato vita ad una candid camera con l’intento di ‘smascherare’ l’italiano medio dinanzi al gay dichiaratamente omosessuale.
Per riuscirci, e qui casca l’asino, la Iena si è vestita al buio, indossando poi la maschera della macchietta più spudorata che ci sia.
Un omosessuale televisivo anni ’70, che stalkera ignari passanti presentandosi a loro come ‘io sono gay, posso aiutarla ad attraversare la strada?’.
Ancor peggio lo sketch successivo, con il finto gay in questione in giro per parchi con crema protettiva per splamarla a perfetti sconosciuti, prima di buttarsi addosso ad altri sulle panchine pur di ottenere quell’omofoba reazione che è alla base dell’ignobile servizio. Praticamente a senso unico le critiche, con i social esplosi nella serata di ieri e ancor più pesanti in quella di oggi, grazie ad una rappresentazione paleolitica e ovviamente inesistente del presunto gay dichiarato italiano.
Qui semplicemente molesto e da prendere a calci in culo.
Ma non perché omosessuale, bensì solo e soltanto perché coglione.