“Un gay pride? Io sono per la famiglia tradizionale, l’importante è che gli eterosessuali non diventino anormali, e le persone che la pensano diversamente, non diventino protagonisti. Non bisogna andare controtendenza. La minoranza non può diventare la normalità”. “Con questo volere imporre la trasgressione, la normalità diventa una minoranza”.
Via LaZanzara così Simona Tagli, candidata con Fratelli d’Italia per Parisi al Comune di Milano, si è esposta in ambito diritti glbtq, partorendo porcate che neanche il miglior Matteo Salvini, probabilmente, sarebbe riuscito a dire. E allora perché non affidarci al suo tanto amato cruciverbone per una replica. Simò 8 verticale, 12 lettere. Inizia con Ma. Finisce con Avaffanculo.