Nel big match di sabato sera al Nou Camp che l’ha visto andare ovviamente a segno, permettendo al suo Real Madrid di battere l’incinvicile Barcellona, Cristiano Ronaldo è stato vittima di cori omofobi.
Da tempo, infatti, si parla di una vera e propria storia d’amore tra l’asso portoghese, diventato padre grazie alla maternitò surrogata, e il kickboxer marocchino Badh Hari, suo carissimo ‘amico’.
Durante la partita tra Barcellona e Real, dagli spalti del Nou Camp sarebbero più volte partiti cori deprecabili al grido ‘maricòn’, che in spagnolo vuol dire ‘frocio’.
Francisco Ramirez, direttore del LGBT Observatory, ha usato parole dure per descrivere quanto avvenuto:
‘Questi deplorevoli e vergognosi atti sono punibili secondo la legge dello sport passata nel 2007. Da mesi il giocatore del Real Madrid Cristiano Ronaldo è oggetto di maliziosi voci apparse sui tabloid, con giocatori dilettanti, squadre rivali e persino giornalisti che lo umiliano, lo offendono e lo denigrano. E’ necessario chiarire che omofobia non significa necessariamente offendere e far soffrire solo le persone omosessuali, ma anche quelle persone che vengono considerate tali, e per questo insultate, molestate e umiliate’.
La Commissione di Stato contro la violenza nello sport è nata nel 2008, in Spagna, ed è in grado di proporre sanzioni legate a violenza, razzismo, xenofobia e intolleranza. Quando Ronaldo è stato intervistato da un giornalista sui rumor che lo vorrebbero gay, il calciatore del Real rispose: ‘sono a mio agio con la mia sessualità, quindi non è un problema per me‘. Cristiano, sempre secondo quanto riportato dai tabloid di Madrid, volerebbe in Marocco dall’amico Badh Hari tutte le settimane, a bordo del proprio aereo privato.