L’hanno buttata sull’ironia, questa mattina, gli organizzatori del Gay Village. Nell’annunciare l’arrivo della 15esima edizione proprio di 1° aprile, infatti, hanno tramutato il Gayo Villaggio in ETERO VILLAGE, cavalcando quel triste e crudele soprannome da molti affibiatogli, sottoscritto in primis, nel corso di queste ultime stagioni.
‘Un posto esclusivo che non esclude nessuno. Da 15 anni’.
Questa la frase di lancio per celebrare la 15esima edizione, pronta a partire addirittura il 1° giugno. Mai, ma vado a memoria e potrei sbagliarmi, si era vista una stagione estiva così anticipata. D’altronde il Gay Village è diventato un evento, se non l’EVENTO dell’estate romana, raccattando la chiunque in lungo e in largo con numeri di ingresso da far girare la testa e una produzione spaventosa nella sua ricchezza, architettonica e organizzativa. Un villaggio ‘kolossal’ talmente ampliatosi, nel corso degli anni, e non solo nella metratura ma anche nei costi, dall’aver inevitabilmente spalancato le porte. Un concetto, quello dell’INCLUSIONE, a dir poco sacrosanto, se non fosse che certe BESTIE bisognerebbe escluderle sempre e comunque, da qualsiasi ingresso, cosa che fino a qualche anno fa avveniva sistematicamente (e fortunatamente) anche al Gay Village. Ma questa è un’altra storia.