Intervistato da Rolling Stone, James Franco è tornato a parlare della sua principale ossessione.
Il cinema queer.
Anche se eterosessuale, colui che fu James Dean in televisione ha un fiume di progetti dal taglio glbtq all’interno della propria filmografia, tanto da alimentare continuamente quelle voci che lo vorrebbero omosessuale.
‘Quando studiavo alla New York University ho fatto critica cinematografica, e uno dei miei filoni preferiti era il cinema queer’. ‘Abbiamo realizzato storie eterodirette alla nausea, ormai, nei nostri film, a teatro, in televisione, in tutto il mondo. E’ buona cosa fare un lavoro che sconvolga e dia vita a domande attraverso narrazioni alternative. Questo è ciò che un artista dovrebbe fare’.
E Franco, meraviglioso compagno di Sean Penn in Milk di Gus Van Sant, non ha mai smesso di farlo.
Conclusa la storia d’amore con Ahna O’Reilly il divo non ha più avuto una compagna ‘ufficiale’, anche a causa di quella produttività cinematografica che lo travolge. Troppo lavoro da gestire per qualsiasi compagna, in conclusione, con i rumor che lo vorrebbero gay da lui tutt’altro che mal digeriti.
‘La cosa migliore di tutta questa speculazione… è che si tratta di una cortina di fumo’.
Una sorta di ‘scudo’ per rimorchiare ancor più facilmente belle gnocche, in sostanza, per un attore che ha fino ad oggi diretto 4 film a tematica glbtq: ‘Sal’, biopic dedicato a Sal Mineo; ‘Interior, Leather Bar’ e ‘The Broken Tower’, film sul poeta Hart Crane; in post-produzione, invece, si trova King Cobra, titolo sul mondo del porno. Da attore, poi, ha girato I Am Michael, Howl e per l’appunto Milk.