Il 24 marzo del 2006 andava in onda la prima storica puntata di Hannah Montana, immotivato fenomeno televisivo del nuovo millennio che lanciò in orbita la stella di una ragazzina all’epoca tutta casa, chiesa e verginità.
Miley Cyrus.
4 stagioni, 98 episodi e due film per il cinema che sbancarono i botteghini d’America: 65,281,781 dollari dal docu-concerto del 2008, diventati addirittura 155,545,279 in tutto il mondo con la pellicola ufficiale, uscita l’anno dopo.
Ma chi era, questa cazzo di Hannah Montana?
Nient’altro che Miley Stewart, tipica teenager americana che va a scuola, esce con gli amici e passa il tempo con la sua famiglia, per poi trasformarsi di notte in una delle popstar più popolari del mondo: la bionda Hannah Montana. Una sorta di JEM feat. CREAMY riveduta e corretta che divenne fenomeno planetario in tutti i sensi, con milioni di dischi venduti e un ricchissimo merchandise a traino.
Lei, l’allora giovanissima Cyrus, era una sorta di SUORA che ostentava l’anello della VERGINITA‘ ai quattro venti, con quel poraccio di Justin Gaston, in quegli anni suo compagno, distrutto dai calli.
Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che dopo pochi anni quella dolce ragazzina si sarebbe tramutata in una trucida che levate, eppure questo è esattamente quel che riesce a fare il potere della ciolla. Detto ciò, ringraziamo Disney Channel per aver forgiato come Cristo comanda un’altra frociara DOC.