Si è chiuso ieri, all’Allphones Arena di Sydney, il Rebel Heart Tour di Madonna.
Partito il 9 settembre a Montreal, ha girato in lungo e largo per l’Europa (25), l’Asia (13), l’Oceania (8) e Nord America (36).
82 tappe in totale che hanno visto il botteghino ancora una volta far furore.
A 21 tappe dal conteggio finale, infatti, sono stati 819,792 gli spettatori paganti, con 107,348,821 dollari incassati.
Scaletta da 25 canzoni suddiviste in 4 atti (più eventuali sorprese), 10 cambi di costume, 20 ballerini, sei cantanti di fondo e quattro per la band, ma anche:
– 2.500.000 cristalli Swarovski utilizzati per i vestiti di The Queen
– 2.150.400 LED Pixels per il palco
– 10.000 ore di lavorazione per la realizzazione degli abiti firmati Alessandro Michele per Gucci, Alexander Wang, Fausto Puglisi, Jeremy Scott per Moschino, Nicolas Jebran e Miu Miu.
– guardaroba da oltre 1000 pezzi per tutti gli artisti presenti sul palco.
– 500 paia di scarpe realizzate su misura.
– 200 paia di calze a rete solo per Madonna.
– 180 persone in viaggio.
– 121 giorni di prove prima della prima tappa.
– 60 persone in sartoria.
– 25 strumenti ad arco.
– 22 video in riproduzione sugli schermi durante il concerto.
– 17 pennelli da trucco e 5 piumini da cipria a notte per Madonna.
– 6 set di ciglia a serata.
Numeri kolossal per un tour che potrebbe tornare in vita con l’arrivo dell’estate, se non fosse che il tempo stringe e comunicazioni ufficiali, al momento, non ce ne sono. E allora rivedemoselo tutto.