«L’omosessualità è una forma di narcisismo. A mio parere gli omosessuali si sentono un po’ superiori perché diversi dalla massa. Lo sono perché vogliono esserlo. Cercano di distinguersi». «Io li ho sempre accettati, non mi recano nessun fastidio e mai li ho discriminati. Per me dopo che la porta della camera da letto è stata chiusa, possono fare quello che vogliono. Ma le adozioni no. Non possiamo sapere quali saranno i riscontri psicologici sul bambino. Un bambino ha bisogno di una figura materna e una paterna. Se ci fossero due padri o due madri, come li chiamerebbe? Mamma uno e mamma due?». «Se Dio ha creato un uomo e una donna ci sarà un motivo: poni due uomini su di un’isola deserta, come possono procreare? Morirebbero». «E poi, pensandoci, è quasi inevitabile che il figlio diventi a sua volta omosessuale e ciò che mi spaventa. Stanno aumentando, come se l’essere omosessuali andasse di moda. Se un giorno al mondo ci fossero troppi omosessuali, l’umanità si estinguerebbe».
Agghiaccianti pensieri e parole rivolte da una professoressa ai suoi alunni delle medie, come riportato da PrimaPaginaReggio. E attenzione non una professoressa di religione, anche se il concetto non cambierebbe, bensì una docente di storia, che ha così inorridito i propri studenti, ribadendo di fatto l’importanza di un’educazione scolastica adeguata nei confronti del rispetto e dell’accettazione altrui. Perché solo da qui, ovvero dai banchi di una classe, l’omofobia potrà essere definitivamente sconfitta, in quanto recisa alla radice. A meno che ad insegnare non capiti una bestia come questa, che mi auguro possa a breve ricevere un controllo ministeriale con annesso calcio in culo.