“Non tutti hanno 250mila dollari da donare. Mi piacerebbe, ma non sono cresciuta nei soldi e sicuramente non ne ho guadagnati tanti quanto lei. Per lo meno parlo di argomenti scomodi, invece di essere sempre politicamente corretta. Non c’è rivalità, semplicemente preferisco iniziare un dialogo sulle donne che confessano di essere state stuprate, piuttosto che lanciare soldi a una persona”. “Non voglio attaccare Taylor, sono solo stanca di vedere donne che parlano di “femminismo” senza affrontare anche argomenti scomodi. Se vengo attaccata per quello non mi interessa perché almeno faccio qualcosa”.
Praticamente una guerra tra popstar sulla pelle di un’altra popstar, in causa con la propria etichetta discografica e con processo in corso nei confronti di un produttore che lei sostiene l’abbia ‘drogata’ e ‘stuprata’. Lovato mia, non sarai cresciuta nei soldi ma fai televisione dall’età di 12 anni. E la Swift, che di soldi ne ha a bizzeffe, non deve onestamente rendacontare a nessuno le proprie ‘donazioni’. Ma farsi i cazzi propri, ogni tanto?