Matteo Renzi – Intervento assemblea PD su Unioni Civili
"Che paura fanno due persone che si amano? A me fanno paura quelli che si odiano, non quelli che si amano. Il passaggio è numericamente delicato, abbiamo pensato di fare l'accordo con Beppe Grillo e i 5 stelle. E' stato un errore? La verità è che non ci saremmo mai perdonati di non aver fatto quel tentativo"Intervento Matteo Renzi all'assemblea del PD su Unioni Civili.
Pubblicato da Diritti Democratici su Domenica 21 febbraio 2016
“Siamo ad un bivio: o auspicare che M5s non abbia la sindrome di Lucy e voti la legge o tentare un accordo di governo con un emendamento su cui sono pronto a mettere la fiducia. Deciderà il gruppo e sono disponibile a partecipare all’assemblea del gruppo da qui a martedì. Il passaggio sulle unioni civili è numericamente delicato: se è vero che vogliamo trovare un punto di caduta tra noi è altrettanto vero che i numeri al Senato non sono quelli dei giornali: siamo 112 noi, 218 gli altri gruppi. Si fa come vogliamo noi se puntiamo alla minoranza. La riforma delle unioni civili ci vede in difficoltà e credo che occorra il linguaggio della chiarezza: noi sappiamo che oggi in Italia c’è ancora un po’ di paura su questo tema e vorremo dirvi con rispetto: che paura possono fare due persone che si amano, vogliono dei diritti e sono pronti a darvi dei doveri. A me fanno paura quelli che si odiano non quelli che si amano. Non ci possiamo permettere di frustrare la speranza come con i Dico dieci anni fa, perché non è più in gioco un patrimonio di diritti ma la credibilità di tutti noi, nessuno escluso“.
Attesa ed arrivata, la discesa in campo di Matteo Renzi sulle unioni civili riapre ogni forma di scenario.
Una legge ci sarà, qualunque essa sia.
Questo è il succo del discorso, per un possibile accordo con l’NCD di Alfano che vedrebbe la stepchild adoption finire al macero. Dal decreto parlamentare (fiducia impossibile) si dovrà passare a quello GOVERNATIVO (fiducia possibile), da ‘stilare’ proprio con gli alleati di Governo.
Peccato che approvare una leggina che sia il compromesso del compromesso del compromesso del compromesso lasci alquanto perplessi (eufemismo). Un falso passo in avanti, un ‘accontentarsi’ che tutti noi faremmo enormemente fatica a digerire. Meglio il NIENTE del QUASI niente? Probabile, anche perché ottenuto questo verremmo sbattuti in un angolo per chissà quanti anni ancora. Per non parlare di decenni. Al grido ‘ora avete le unioni civili, non ci rompete i coglioni‘.
Da una parte la CERTEZZA di avere le unioni civili SENZA stepchild, dall’altra il gigantesco punto di domanda dei 5 Stelle voltafaccia e della cascata di emendamenti. Certo è che farsi perculare dai grillini, con l’incubo del voto segreto che potrebbe affossare articoli su articoli (Stepchild in testa), sarebbe indigesto. E allora cosa fare?
Questo è il dilemma.
Il vero dilemma della partita Cirinnà. Ma una legge monca e già di suo discriminatoria, lo dico subito, io non la voglio. Vediamo cosa ne uscirà fuori.