Niente rescissione contrattuale.
In lacrime e sconfitta, Kesha è così rimasta imprigionata nella gabbia dorata Sony che la ‘obbliga’ a produrre sei dischi complessivi con l’etichetta. La guerra contro Dr. Luke, iniziata nel 2014, non ha quindi dato i frutti sperati, anche se la major ha sottolineato come la popstar potrà lavorare con altri produttori.
Non c’è solo Dr. Luke al mondo. Le accuse presentate da Kesha al giudice non erano supportate da prove inequivocabili. Ergo, ciao ciao bionda.
Nel frattempo persino Lady Gaga si è schiarata in suo favore, per un mondo del pop a cui basterebbe poco per dare credibilità a questa vicinanza social: sfanculare Dr. Luke e smettere di lavorarci.