‘Ho messaggi sul cellulare, ho mail, ho accordi limpidi fatti in commissione dove noi abbiamo votato insieme quel testo. Scritto, votato, concordato, fatto emendamenti, aggiustato. Siamo alla quarta versione di un testo difficile e sicuramente riduttivo rispetto ai diritti che avremmo potuto concedere’. ‘Dopodiché quell’accordo è saltato all’ultimo minuto su uno strumento regolamentare che poteva in questo caso essere accantonato perché portava con se un dato valoriale importante: salvare la legge dagli emendamenti pessimi dei colleghi che non vogliono la legge. Emendamenti sovversivi e minatori che con un solo voto e anche segreto possono far decadere l’intero articolo 1. L’articolo 1 è unioni civili. Allora io accetto emendamenti e dialoghi con tutti coloro che vogliono cambiare il testo, ma in caso contrario accetto anche un canguro, a costo di farla’.
E invece.
Doppia coltellata nel giro di due settimane, ma loro continuano a negare. A rigirare la frittata. A riempirsi la bocca di cazzate.
Quando basterebbe poco, poi, ovvero: ‘scusateci, siamo dei coglioni’.