La settimana verità.
La settimana dei diritti.
La settimana della Cirinnà.
Così era nata, questa settimana, fino a quando il Movimento 5 Stelle ha rimesso tutto in discussione con il suicida NO al super-canguro per affossare gli emendamenti ostruzionistici della Lega (sotto alcuni allegati, se quella si chiama ‘discussione’).
Una mossa che ha di fatto azzoppato la legge, colpendola al cuore e ‘obbligandola’ all’ennesimo rinvio. Il Pd ha chiesto tempo (giustamente, si parla di qualche giorno per cambiare strategia), i capogruppo sono tornati a riunirsi, Grasso ha sospeso la seduta e il voto su uno slittamento pare scontato. Così come il suo risultato.
Tutto salterà, e a pochi metri dal traguardo, per la gioia degli Adinolfi d’Italia, portati in trionfo dai grillini.
Quando, come e perché rivedremo le unioni civili al Senato è uno straordinario punto di domanda. La stepchild adoption verrà quasi certamente lasciata morire, per la gioia di quelle famiglie arcobaleno che esistono, e a centinaia, costrette per mesi a dover digerire le più infamanti menzogne.
Le hanno illuse, usate, derise e alla fine scaricate.
Per cosa poi?
Per sgambettare il partito di maggioranza. E che i tanto sbandierati diritti vadano a farsi fottere.