L’ennesimo colpo di scena made in 5 Stelle.
Dopo il voto di coscienza sulla stepchild adoption targato Beppe Grillo, è infatti arrivato il sorprendente e inatteso no dei grillini al cosiddetto ‘Canguro’ proposto dal Pd per ‘saltare’ gli oltre 5000 emendamenti leghisti presentati solo e soltanto per fare ostruzionismo. Lega che ha poi accettato di scendere a 500 emendamenti (circa), ai quali aggiungere tutti gli altri presentati dai vari partiti. Senza il voto dei 5 Stelle, per l’occasione ALLEATI con Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord, il canguro verrà soppresso. Per cercare di RICUCIRE una situazione al limite del naufragio, la seduta è stata SOSPESA e RINVIATA alle 09:30 di domani mattina.
Il risultato? Come ricordato dai movimenti glbtq questa clamorosa e folle mossa (se domani ribadita) porterà ad un ARRETRAMENTO del Ddl Cirinnà, che verrà così mutilato prima del voto finale. Emendamento dopo emendamento. A rischio, senza canguro, è l’INTERA LEGGE.
D’altronde la SINTESI è già scritta e si ritrova nel testo in discussione. Chi, in maggioranza o in opposizione, chiede di riscrivere quella sintesi lo fa per rafforzare una discriminazione, per togliere diritti ai bambini o per sabotare del tutto la legge. Nessuno di questi tre obiettivi può essere definito rispettabile, aprire spiragli in questa direzione è un atto irresponsabile, che indebolisce la legge e umilia le persone. Il Ddl 2081 (“Cirinnà”) è già di suo la prima misura minima di tutela e garanzia per coppie di gay e lesbiche, per le nostre famiglie. Garanzie che verranno immancabilmente annacquate, a questo punto, grazie all’ennesimo e indegno voltafaccia grillino, che al momento del semplice SI’ ad un voto immediato ha preferito prendere tutt’altra strada insieme ai cattofascisti del Senato. Mettendocelo nuovamente nel culo.