Il Virginia Donatella Versace Show. La 3° puntata del Festival di Sanremo 2016 ha confermato l’assoluta e irresistibile genialità comica della Raffaele (voto LODE), che omaggiando La Morte ti fa Bella di Robert Zemeckis si è meritata la definitiva adorazione del mondo glbtq. Uno tsunami di trovate che la vera Versace, parola di Facebook, ha serenamente apprezzato, per poi lasciare spazio ad una Cover Night particolarmente piacevole. Tolti alcuni orrori, molti dei 20 big si sono regalati rivisitazioni di tutto rispetto, con gli Stadio IMMERITATAMENTE in trionfo (il premio era all’reinterpretazione e non alla canzone, di Dalla, ma vallo a spiegare). In ambito ‘ospitate’ si è invece visto poco o niente, se non i Pooh che hanno scatenato gli over 50 del Bel Paese ed Hozier, per l’ennesima volta costretto a cantare una (bellissima) canzone di 3 anni fa (con cuoricino rainbow), all’1 meno venti. Ed essere cacciato dal palco senza sentirsi fare neanche UNA DOMANDA.
Tra i giovani ‘caso’ voto per Miele, prima annunciata in finale, e Francesco Gabbani, finalista ufficiale dopo votazione bis in sala stampa, con quel gran bono di Mahmood che ha vinto facile contro l’impresentabile Michael Leonardi. Sempre più velo pietoso nei confronti di Gabriel Garko, orgogliosamente ‘co-conduttore’ (MADDECHE), deriso dalla chiunque, incapace di mostrarsi auto-ironico persino quando lo obbligano e riuscito nell’impresa di leggere ‘un tweet appena arrivato‘ su un cartoncino di carta (voto: 2). Domani VINCITORE del miglior GIOVANE, per una ‘semifinale’ che il sottoscritto si perderà causa COMPLEANNO. Sono già in lutto da ora. PAGELLA!
Dear Jack – Un bacio a mezzanotte (Quartetto Cetra) – inascoltabili, ragazzi. Inascoltabili. Voto: 4
Giovanni Caccamo e Deborah Iurato – Amore senza fine (Pino Daniele) – Perché cantino insieme, sullo stesso palco, continua a rimanere un mistero. Voto: 5
Noemi – Dedicato (Loredana Bertè) – brava, bravissima. Finalmente la voce, che era mancata martedì sera, tanto da vincere la sfida del gruppo. Voto: 7.5
Zero Assoluto – Goldrake (Actarus) – Idea geniale, quella di portare Goldrake all’Ariston, poi affossato da una versione acustica insostenibile. Roba che s’è suicidato, er robottone. Voto: 4
Patty Pravo – Tutt’al più (Patty Pravo) (con Fred De Palma) – capello pazzo e occhi persi nel vuoto ma voce molto più al presente di ieri. Grande versione ‘rap’ per un capolavoro come Tutt’al più. Voto: 7
Alessio Bernabei – A mano a mano (Riccardo Cocciante) (con Benji & Fede) – sognavo un’orgia a 3. E invece niente. Voto: 5
Dolcenera – Amore disperato (Nada) – come massacrare un cult. E’ Iridella con quella bacchetta arcobaleno, si diverte e con la voce ci sta, ma la versione è orrendamente dance. Se Amore disperato è “un brano leggero e spensierato“, parole sue, io so’ fascio. Voto: 4
Clementino – Don Raffaè (Fabrizio De André) – sorprendentemente credibile. E rispettoso. E con cappello rainbow. Sua la vittoria nel gruppone. Voto: 7
Arisa – Cuore (Rita Pavone) – continua a vestirsi di merda, questo è innegabile, ma quando apre bocca per cantare non sbaglia mai. Ma proprio mai. Voto: 7
Rocco Hunt – Tu vuo’ fa l’americano (Renato Carosone) – ha vinto la sfida del gruppone, con Ariston esageratamente su di giri. Piace, agli altri. Io continuo a far fatica a digerirlo. Voto: 5
Francesca Michielin – Il mio canto libero (Lucio Battisti) – è una dolce monachella, ha il suo bracciale rainbow al braccio e canta benissimo. Versione delicata e riuscita di Battisti per lei. Avrebbe meritato di far suo il gruppone. Voto: 7.5
Elio e Le Storie Tese – Quinto ripensamento (versione italiana della quinta di Beethoven tratta dalla colonna sonora de La febbre del sabato sera) – simpatici, originali, sempre oltre. Disco Elio Inferno. Voto: 7
Neffa – O’ sarracino (Renato Carosone) (con i Bluebeaters) – come avvenuto l’altra sera, senza particolare infamia e senza particolare lode. Voto: 6
Valerio Scanu – Io vivrò (senza te) (Lucio Battisti) – piano alla Liberace, occhiello rainbow e una gran versione di Battisti. Un grande arrangiamento, impeccabile nella voce. Bravo. Voto: 7
Irene Fornaciari – Se perdo anche te (Gianni Morandi) – ha ufficialmente scoperto il piacere dello shampoo, e ne siamo tutti felici. Ma arrivati al suo 3° Sanremo continuo a chiedermi il perché la continuino ad invitare. Voto: 5
Bluvertigo – La lontananza (Domenico Modugno) – versione curiosa. E apprezzabile, se non fosse che la voce, Morgan, l’abbia ancora una volta lasciata in camerino. Voto: 5
Lorenzo Fragola – La donna cannone (Francesco De Gregori) – come giocare facile. Ma lui lo fa senza alcun tipo di sbavatura. Voto: 7
Enrico Ruggeri – A’ canzuncella (Alunni del Sole) – piatto. Voto: 5.5
Annalisa – America (Gianna Nannini) – una BOMBA. Voto: 7.5
Stadio – La sera dei miracoli (Lucio Dalla) – dispiace ribadirlo, ma Gaetano Curreri la lasciato l’ugola in camerino. Incredibile la vittoria del gruppone prima e della SERATA poi, avvenuta solo e soltanto grazie al ricordo del grande Dalla. Voto: 5