Se in Senato si battaglia sul DDL Cirinnà, con oltre 5000 emendamenti e un voto pronto a riprender vita martedì prossimo, al Festival di Sanremo hanno giocato d’anticipo, sdoganando ogni genere d’amore. Coccarde arcobaleno, braccialetti e tattoo hanno inondato il palco nei primi due giorni di gara, portando le unioni civili nelle case di milioni di italiani. E nel migliore dei modi, perchè la musica ha la capacità di aggregare ed emozionare. Ramazzotti, Francesca Michielin, Annalisa, la Pausini, Valerio Scanu, Beppe Vessicchio, Dolcenera, Noemi, la Fornaciari, Arisa, Bluvertigo, Ruggeri.
Tutti colorati, tutti rainbow, perché questa è l’Italia, la vera Italia, matura e pronta a sposare i diritti.
Uguali per tutti. Perché tutti cantano Sanremo.
E quest’anno, per la gioia dei cattoestremisti del Bel Paese, Sanremo è arcobaleno.