Un’unica cosa appare certa. Certa stampa e certi personaggi stanno seriamente giocando con la vita dei bambini. Quelli già nati e con due padri e due madri al proprio fianco, ma senza diritti a traino. Mentre il M5Stelle ‘minaccia’ di non votare il DDL Cirinnà se verrà toccata anche solo una virgola al suo interno, il presidente della Società italiana di pediatria Giovanni Corsello si è lasciato andare a delle dichiarazioni non solo gratuite ma semplicemente folli, nella loro iinconsistenza scientifica:
“Vivere in una famiglia senza la figura materna o paterna potrebbe danneggiare il bambino”. “La discussione sulle unioni civili e la stepchild adoption dovrebbe comprendere anche i profili clinici e psicologici del bambino e dell’adolescente. Non si può infatti escludere che convivere con due genitori dello stesso sesso abbia ricadute negative sui processi di sviluppo psichico e relazionale nell’età evolutiva”. “La maturazione psicologica di un bambino si svolge lungo un percorso correlato con la qualità dei legami affettivi all’interno della famiglia e con i coetanei. La qualità delle relazioni umane e interpersonali, nonché il livello di stabilità emotiva e la sicurezza sociale di un bambino, sono conseguenze di una maturazione psicoaffettiva armonica. Studi e ricerche cliniche hanno messo in evidenza che questi processi possono rivelarsi incerti e indeboliti da una convivenza all’interno di una famiglia conflittuale, ma anche da una famiglia in cui il nucleo genitoriale non ha il padre e la madre come modelli di riferimento”. “Quando si fanno scelte su temi di così grande rilievo sociale, che incidono sui diritti dei bambini a crescere in sistemi protetti e sicuri, non possono essere considerati solo i diritti della coppia o dei partner, ma va valutato l’interesse superiore del bambino”.
Quali siano questi ‘studi’ e queste ‘ricerche cliniche’ non è chiaro.
Il pediatra Corsello ha così gettato un vero e proprio macigno nello stagno della disinformazione omogenitoriale, subito smerdato da Claudio Mencacci, presidente della Società italiana di psichiatria:
“Su questo tema si stanno ancora raccogliendo dati ed è quantomeno prematuro esprimere opinioni scientifiche su situazioni sociali molto recenti. Ciò che conta è valutare la capacità affettiva dei genitori, la capacità di accogliere e seguire la crescita dei bambini, creando un ambiente sicuro, sereno e protettivo. E questo non dipende certo dal ‘genere’ dei genitori. Mentre è dimostrato – questo invece è sicuro – che nelle famiglie ‘etero’ possono prodursi danni nella psiche dei bambini quando il rapporto tra i genitori è in crisi”. “Quasi tutti gli studi prodotti finora partono con un gap: vogliono dimostrare la validità di una testi piuttosto che di un’altra. E quindi non sono affidabili”.
Punto.