‘Il confronto Circo Massimo – Pantheon ci massacrerà‘, ha scritto un mio follower su Instagram commentando uno scatto pubblicato dalla piazza gremita di gente. Mai commento fu più folle, mi verrebbe da dire. Perché noi, quest’oggi, abbiamo già vinto.
Sabato prossimo il Circo Massimo potrà anche esplodere, con pulmini organizzati dalle chiese di Paese e anziani trascinati in gita a Roma con picnic e viaggio tutto compreso a 50 miseri euro, ma quest’oggi, in questo epocale sabato 23 gennaio, c’è un’Italia intera che è scesa in strada.
Senza pullman organizzati, senza pranzo al sacco e senza aver pagato niente, se non il ticket di un bus per arrivare fino in centro.
Le immagini in arrivo da Milano, con una Piazza della Scala stracolma di gente, fanno onestamente venire i brividi, anche perché capeggiati dal miglior Sindaco d’Italia. Giuliano Pisapia.
Ma non solo Milano, è scesa in strada. Roma, Firenze, Bologna, Perugia, Napoli, Torino, Brescia, Treviso (con ELISA sul palco) e persino da Londra e Berlino sono arrivati gli scatti con decine e decine di manifestanti. 100 piazze piene di gente (1 milione di persone, dice Arcigay), di colori, cuori, passeggini, etero e omosessuali, giovani ed anziani. 100 piazze piene di speranza e rabbia, per i tanti, troppi anni persi a rincorrere i diktat d’oltretevere, 100 piazze munite di sveglie ed orologi, per scuotere quella politica che ancora oggi ‘crede’ di conoscere il polso del Paese, sbagliando clamorosamente. Perché la stragrande maggioranza dell’Italia è pro diritti, è favorevole a questo DDL e vuole le unioni civili, le pretende quasi.
100 piazze che si sono riempite spontaneamente di cittadini qualunque, inviando di fatto un messaggio inequivocabile al Parlamento tutto.
E non importa quanti saranno sabato prossimo e quanta merda ci pioverà addosso in questa settimana in cui il DDL sbarcherà al Senato. Perché le proveranno tutte, verremo attaccati da ogni parte, semineranno sgambetti elettorali e sbandiereranno indegne e becere provocazioni. Non importa perché la vera Italia, quella civile e democratica, si è da tempo svegliata, e oggi non ha fatto altro che dimostrarlo.