Caso Sarri, ipotesi surreali: se non sei gay FROCIO non è discriminazione omofoba ma offesa generica

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Se questa mattina si era parlato di una possibile stangata di QUATTRO MESI, ecco ora emergere tutt’altra verità.
Che fa onestamente orrore.
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello sport, infatti, la giustizia sportiva non qualificherà l’ormai celebre ‘frocio, finocchio’ urlato da Maurizio Sarri a Roberto Mancini durante Napoli-Inter come discriminazione omofoba, bensì come offesa generica. Va da se’ che cadrebbe l’articolo 11 delle Noif, che ipotizzava almeno 120 giorni di stop per l’allenatore del Napoli.
A dir poco surreale la motivazione alla base di questa incredibile decisione: Mancini è ‘notoriamente eterosessuale’, e allora l’episodio non può essere classificato come razzista/omofobo, ma soltanto come offensivo. Tipo un vaffanculo qualsiasi.
Ergo, Maurizio Sarri potrebbe andare incontro ad 1/2 misere giornate di stop, valevoli tra le altre cose solo per la Coppa Italia. Domenica, in sostanza, potrebbe calcare il campo di Genova contro la Sampdoria.
Domani ci sarà la sentenza, con il giudice sportivo Tosel chiamato a prendere una decisione che faccia scuola.
Tanto da un lato quanto dall’altro. Perché se davvero passerà il messaggio che l’insulto ‘FROCIO’ è valevole di lunga squalifica solo se sei dichiaratamente gay, raschieremmo il fondo del fondo del fondo del ridicolo.

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