Se Bagnasco parla di Family Day ‘necessario’, perché a suo dire il Paese avrebbe altri problemi a cui pensare, Silvio Berlusconi, ovvero proprio colui che per oltre un anno ha parlato di una Forza Italia pronta a votare il DDL Cirinnà, ha deciso di riderci sopra. Come solo lui sa fare, ovvero con schifoso e inappropriato machismo. Perché queste sono diventate le unioni civili all’italiana. Una sorta di scontro epocale tra laici e ultra-cattolici, e non la doverosa battaglia finale tra arretratezza culturale e civiltà. Ecco perché la chiamata nelle piazze d’Italia, il prossimo 23 gennaio, risulterà fondamentale agli occhi di quell’opinione pubblica e di quei politici che solo dinanzi ai numeri prendono posizione. Facciamole strabordare, come avvenuto pochi mesi fa nell’Irlanda in cui mi trovo ora, nella cattolicissima Dublino che contro ogni pronostico della vigilia ha votato SI’ ai matrimoni gay. Svegliamo questo cazzo di Bel Paese.