‘Il matrimonio omosessuale è il preludio alle adozione di bambini tra coppie gay e fecondazione con utero in affido e la mia intenzione è quella di tutelare i soggetti più deboli, ovvero i bambini. Mentre il nostro paese registra un calo costante di matrimoni civili e cattolici, le coppie gay si battono per ufficializzare la propria unione, anche se i numeri nei paesi ove questo è possibile mostrano una quota del 10% di coppie omosessuali che hanno contratto il matrimonio. Di fatto il riconoscimento tra persone dello stesso sesso aprirebbe le porte alle adozioni. In modo molto semplicistico si afferma infatti che un bambino starebbe meglio tra le mura domestiche con una coppia gay, piuttosto che in un orfanotrofio. Peccato che le richieste di adozione delle coppie eterosessuali rimangano molte volte disattese per problemi dovute alla burocrazia o alle lentezze amministrative. Il matrimonio è l’unione tra un uomo e una donna, questo è stato per millenni. Se fosse solo l’amore a decidere il cosiddetto atto pubblico del matrimonio, verrebbe da chiedersi allora perché limitarsi al matrimonio tra due persone dello stesso sesso? La loro legittimazione aprirebbe infatti ulteriori scenari catastrofici e involutivi. Perché non accettare di amarsi in tre o in quattro? Se un bambino riceve amore uguale a quello di una madre e di un padre da due papà, perche non da quattro? Se rompiamo la sacralità del vincolo matrimoniale tra uomo e donna, contratto con rito cattolico o con rito civile, ogni rapporto “stabile” potrà alla lunga trasformarsi in matrimonio e sarà un diritto incontestabile‘.
Pensieri e parole di Maurizio Bucci, ristoratore nonché consigliere regionale del gruppo misto e candidato sindaco di Ravenna a cui ha così replicato una coppia gay della città, via RavennaNotizie.it. Applausi per Giuseppe e Massimo.