‘Da ragazzo sapevo che volevo fare l’attore. Sapevo che volevo essere un sacco di cose! Ho pensato che avrei voluto essere un pittore, un giocatore di calcio, uno stegosauro. Fu in quel periodo che sapevo anche, però astrattamente, che ero diverso da alcuni degli altri ragazzi della mia classe.
Nel tempo, questo astratto “conoscere” è cresciuto e si è articolato attraverso una gestazione dolorosa segnata da sentimenti di disperazione e di alienazione, che termina in un climax di due parole da dire ad alta voce: “Sono gay”. Le ho dette a me stesso in un primo momento, per vedere come suonassero. Avevo dodici anni. Mi ci vollero un paio di anni prima che potessi ripeterlo a chiunque altro, nel frattempo mi ripetevo la frase più e più volte fino a quando mi sono sentito a mio agio e abbastanza sicuro di lasciare che le parole uscissero di nuovo, questa volta per la mia famiglia. Per me, quella con la mia famiglia è stata una conversazione preziosa. Per questo sarò sempre loro grato. Ma occhio, il “Coming Out” è diverso per tutti. E’ un’esperienza personale e privata. Se siete pronti e vi sentite al sicuro condividetelo con gli altri. Riconosco che sono nato fortunato, perché cresciuto in una famiglia dove il mio orientamento è stato ben accolto e difeso. Ma io non voglio essere definito con la mia sessualità. Certo, sono un uomo gay e fiero, ma non mi identifico come un uomo gay, o un uomo GAY, o semplicemente gay. Mi identifico come un sacco di cose’.
Pensieri e parole di Charlie Carver, ovvero uno dei mitici gemelli rossi di Desperate Housewives, che ha letteralmente scritto un papiro sul proprio profilo Instagram. Un discorso legato all’accettazione personale e hollywoodiana da trovare qui in tutta la sua interezza (5 parti in 5 foto), per un altro giovane coming out in arrivo dalla Mecca del Cinema. Pochi giorni dopo Colton Haynes, ecco scoccata l’ora di Charlie Carver. E’ il mondo del cinema che avanza, matura e getta la maschera. Bellezza.